E' il silenzio che ci predispone all’incontro con ciò
che è autentico. È dal silenzio che nasce la capacità di stupirsi, di
meravigliarsi, di accogliere la realtà
che è davanti a noi per quello che essa è.
Educarsi
al silenzio
Imporsi dei
tempi nella giornata in cui staccare la spina, far tacere il frastuono in noi e
attorno a noi, le preoccupazioni, le urgenze e le scadenze ed attingere a
momenti di quiete per ascoltare le voci interiori, soprattutto la voce di Dio.
Da questi momenti nasce il dialogo interiore, il discernimento, la preghiera,
la meditazione. È lì che incontriamo Dio e in lui la verità su di noi e sugli
altri.
Abbiamo bisogno di parole.
La vita è un “contratto” con le parole: camminiamo
con loro dalla mattina alla sera, ci accompagnano come il nostro respiro.
Dialogare è una necessità, un piacere, una sfida. Ogni incontro interpella e
mette a nudo il nostro rapporto con le parole, quelle giuste e quelle
sbagliate, quelle che uniscono e quelle che dividono. Noi siamo le nostre
parole, nulla ci traduce o ci tradisce quanto le parole
Mai come oggi abbiamo bisogno di imparare a parlare e a tacere per lasciarci coinvolgere dalla PAROLA, che evoca, abita, attira, trasforma.
( Pensieri tratti da un approfondimento di più contributi dell'ambito della comunicazione FMA e SDB)