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martedì 21 gennaio 2014


Si sono tenute a Roma dal 16 al 19 gennaio le Giornate di spiritualità della Famiglia Salesiana. Sono riuscita a catturare gli interventi dei relatori, una vera miniera , che condivido, per la gioia di tutti
Buon ascolto













  Chavez_19-01-14 


Ci sono anche i video, che vi propongo


  

BUONA VISIONE

lunedì 20 gennaio 2014

Il Papa Francesco visita la basilica del S. Cuore a Roma
Lo striscione dei ragazzi per il Papa: "Bella Fra'" L'arrivo del pontefice alla parrocchia romana del Sacro Cuore di Gesù a Castro Pretorio (in Via Marsala, proprio di fianco alla Stazione Termini) in occasione della Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato. Bergoglio ha salutato i parrocchiani nel cortile della chiesa realizzata da San Giovanni Bosco e affidata ai Salesiani. Tra gli striscioni che lo hanno accolto, sulla sinistra si nota un "Bella Fra'" 
 E' stato un evento seguito anche in TV, trasmesso da sat2000 con molta commozione.I quotidiani hanno commentato in modi diversi , mi ha sorpreso questa mattina vedere sulla Stampa questa immagine e questo commento


Papa Francesco, in visita alla parrocchia romana del Sacro Cuore, vicino la Stazione Termini, `fa uscire´ anche l’arcobaleno. Poco prima di incontrare i 400 giovani rifugiati assistiti nell’oratorio di via Marsala, uno scroscio d’acqua ha sorpreso il Pontefice al suo arrivo, ma un attimo dopo il `miracolo´ dell’arcobaleno.


Papa Francesco si recherà in visita pastorale alla parrocchia romana del Sacro Cuore di Gesù a Castro Pretorio il prossimo 19 gennaio. La parrocchia, che sorge accanto alla Stazione Termini, è affidata ai salesiani e fu costruita dallo stesso don Bosco per volere di Papa Leone XIII. Il parroco don Valerio Baresi ricorda al microfono diAntonella Pilia alcuni cenni storici della chiesa:
R. – Nel 1880, date le grandi difficoltà strutturali e anche economiche dell’edificazione del tempio, Leone XIII è in difficoltà e si arrende. Gli viene quindi consigliato di rivolgersi a don Bosco, che accetta di edificare la chiesa chiedendo solo che accanto all'edificio di culto potesse essere costruito un ospizio per i giovani poveri. Nel 1887, la chiesa è praticamente completata.
D. – C’è qualche aneddoto legato alla costruzione della chiesa?
R. – Don Bosco accetta di costruire la chiesa in obbedienza al Papa. La risposta che dà Leone XIII è: “Ogni desiderio del Papa è per me un comando”. Naturalmente, non aveva soldi e il Consiglio dei Salesiani di allora votò compatto contro l’accettazione dell’onere della costruzione della Basilica: ci furono otto voti contrari e uno favorevole, che era quello di don Bosco. Allora don Bosco si fermò con i Salesiani, dicendo: “Il Signore non solo ci farà trovare i soldi per la costruzione, ma ci farà anche un regalo in più”. E in effetti, dopo sette anni, non solo riuscirono a edificare la Basilica ma anche tutto l’edificio attorno, quasi come è attualmente. Siccome per costruire questa chiesa ha dovuto girare Italia, Francia e Spagna, don Bosco si è logorato e alla fine si è incurvato esageratamente, tanto che la gente gli chiedeva: “Ma don Bosco, perché è così curvo?” e lui rispondeva: “Perché ho sulle spalle la chiesa del Sacro Cuore di Roma!”.
D. – Ci sono altri ricordi particolari relativi alla figura di don Bosco?
R. – C’è una certa profezia legata a questa chiesa. Lui disse: “Sapete perché abbiamo accettato questa chiesa? Perché quando il Papa sarà quello che deve essere ma ancora non è, noi metteremo la stazione centrale di Roma in casa nostra e la utilizzeremo per l’evangelizzazione dell’Agro Romano”. Noi, in questa profezia, leggiamo la presenza di Francesco. Certo, come ogni profezia si rischia di forzarla un po’, ma noi in Papa Francesco vediamo quello che deve essere. Un pontefice deve essere così: con questa vicinanza e questo legame fortissimo non solo alla Parola di Gesù, ma addirittura alla sua presenza. Oggi, la Stazione Termini è in casa nostra, perché fa parte della parrocchia del Sacro Cuore, mentre quando don Bosco ha fatto questa profezia, la Stazione Termini era nell’attuale Piazza della Repubblica.
D. – Papa Francesco si recherà alla vostra parrocchia dopo aver visitato tre comunità di periferia. Quale realtà si troverà di fronte?
R. – Una parrocchia di centro che vive però la realtà di periferia. Una parrocchia – forse la più centrale di Roma, perché siamo proprio accanto alla stazione Termini – che quindi deve prendere in considerazione l’enorme passaggio di pellegrini, di turisti, di lavoratori: in tutto sono oltre 500 mila le persone che transitano per la stazione Termini ogni giorno. Noi, come Salesiani, ci siamo aperti ai giovani soprattutto universitari, con la possibilità di sensibilizzarli al servizio ai poveri senza dimora e ai rifugiati, che sono al centro delle nostre attenzioni.
D. – Quali sono le tappe principali della visita del Santo Padre?
R. – Il Papa arriverà verso le 16.00 e incontrerà i parrocchiani in cortile e poi, in una stanza, una sessantina di amici senza fissa dimora. Passerà quindi in una seconda stanza, dove sono raccolti un centinaio di rifugiati e una rappresentanza di volontari della parrocchia. Poi, incontrerà i bambini battezzati nell’anno con i loro genitori, gli sposi novelli e le famiglie giovani. Confesserà cinque persone e, verso le 18.00, celebrerà l’eucarestia. In seguito saluterà i malati e incontrerà la comunità salesiana. L’ultimo appuntamento, infine, è l’incontro con i giovani del Sacro Cuore.


martedì 14 gennaio 2014


Cos’è una perla? È un qualcosa nata dal dolore. Infatti nasce quando un’ostrica viene ferita. Quando un corpo estraneo – un’impurità, un granello di sabbia – penetra al suo interno e la inabita, la conchiglia inizia a produrre una sostanza (la madreperla) con cui lo ricopre per proteggere il proprio corpo indifeso. Ecco che alla fine si sarà formata una bella perla, lucente e pregiata. Se non viene ferita, l’ostrica non potrà mai produrre perle, perché la perla è una ferita cicatrizzata.

Perchè ogni sofferenza non vada perduta,ti prego ,o Signore, di trasformarla in tante perle preziose.






sabato 11 gennaio 2014


Ti salutiamo oVergine
(Cliccaci su per sentire il canto)

Ti salutiamo o Vergine,

o Madre tutta pura
nessuna creatura
è bella come Te.

Prega per noi Maria

prega pei figli tuoi
Madre che tutto puoi
abbi di noi pietà,
abbi di noi pietà.

Di stelle risplendenti

in ciel sei coronata
Tu sei l'Immacolata
e Madre di Gesù.

Prega per noi Maria...
Vorrei salire in cielo

godere il Tuo bel viso
restare in paradiso,
Maria sempre con Te.


mercoledì 8 gennaio 2014


<<Questo io vi dico: siate pastori con " l'odore delle pecore">>
Papa Francesco


Francesco al presepe vivente
Nessun formalismo, spontaneo calore umano in ogni frangente di una visita praticamente senza protocollo, contatto diretto con i fedeli che lo attendevano da stamattina alla chiesa di Sant'Alfonso Maria de' Liguori, nel quartiere romano della Giustiniana all'estrema periferia nord della capitale. Francesco è arrivato qui nella giornata dell’Epifania per visitare il presepe vivente allestito dalla parrocchia, con oltre duecento figuranti.  Ma soprattutto, come già accaduto un mese fa nella borgata di Tor Sapienza, per ascoltare le voci della gente che soffre. Come un parroco ha festeggiato i bambini nella ricorrenza da loro più amata. Come il «Buon Pastore» del Vangelo, visitando il presepe vivente della Giustiniana, Francesco ha preso in braccio un agnellino e se lo è poggiato sulle spalle.  (Vatican insider)

La cattedra di Pietro diventa vita!